A cosa servono “le etichette da ascoltare” Vocal-it One?
Le scuole di pensiero sono due:
• servono poco a nulla.
• ci si possono fare un mare di cose interessanti, forse troppe.
Può essere utile che vi parli di come è nata l’idea…
Come CEO di Trizero mi sono sempre interessato di comunicazione e web a vari livelli e mi capita spesso di partecipare a dei servizi fotografici still life ad oggetti, specialmente per i siti eCommerce.
Ho così imparato che ogni oggetto ama essere fotografato in un certo modo, insomma vuole mostrare il lato migliore di sé.
Un lampadario di design e un paio di infradito hanno due personalità diverse. Luci, angolazioni e inquadrature, tutto deve essere asservito per presentarli al meglio.
Queste informazioni preziose per valorizzare l’oggetto ci devono essere comunicate dal suo creatore e di solito non collimano con il nostro pensiero originale.
Saper ascoltare le esigenze di ogni singolo oggetto è una componente fondamentale per realizzare immagini d’alta qualità.
Quindi che fare?
Purtroppo non ho la fortuna di avere una memoria di ferro e tenere 200 Post-it in tasca è davvero poco pratico…
Mi serviva una soluzione semplice e immediata. Ho pensato che la cosa migliore sarebbe stata che l’oggetto stesso mi dicesse come vorrebbe essere fotografato.
Ecco come è nata la prima etichetta da ascoltare Vocal-it One.
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