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Marketing & Tecnologia per la valorizzazione del Made in Italy

Vogliamo veramente valorizzare e difendere i prodotti originali?

La domanda è legittima, perché negli ultimi 200 anni se ne è parlato tanto, troppo, ma la situazione si è solo complicata, o meglio, è andata nella direzione opposta.

Mi fermo qui, non faccio analisi, non cerco di capire perché dovrei scomodare la politica e oggi vorrei stare sereno (non incazzato).

Mi limito a suggerire soluzioni
D: Ma non ti sembra di essere un pò troppo presuntuoso?  R: Ma quale pensi sia la molla che mi spinge a continuare a combattere e a crederci!

I tre fattori che realizzano la soluzione sono:

  1. Marketing
  2. Tecnologia
  3. Coraggio

1 Marketing
Chi acquista i miei prodotti li deve ricercare, deve avere una percezione precisa di cosa sta acquistando, ne deve percepire il valore, la storia.

2 Tecnologia
Non esiste tecnologia che non sia copiabile, ma esistono soluzioni che rendono inutili la copiatura.
Occhio che il segreto è tutto racchiuso in questo assunto.

3 Coraggio
Il coraggio di sperimentare e percorrere strade che nessuno ha ancora mai percorso.
Se vuoi ottenere risultato diversi devi percorrere strade diverse.
Ragiona come nessuno ha mai ragionato, il problema non si risolve continuando a ruotare attorno e perfezionando soluzioni che da decenni vengono inutilmente sperimentate.

L’ESEMPIO

Dovete avere la pazienza di seguirmi su questo ragionamento folle, che in apparenza non porta da nessuna parte, se lo farete, credo vi si aprirà un mondo davanti.


Voglio comprare un foulard di seta, ma di quelli belli, non sono particolarmente preoccupato dal costo, i miei parametri di valutazione sono altri:

  • Qualità
  • Design
  • Ricercatezza
  • Immagine
  • Brand

Esiste un produttore che, tramite la sua campagna di informazione (Marketing) mi sta dicendo;

“Se acquisti il tuo foulard in uno dei negozi della nostra catena avrai tutte le certezze che stai cercando”

Come messaggio non è molto forte, né originale, né diverso dagli altri, al massimo possiamo dire che mi incuriosisce, vediamo alla prova dei fatti.

Entro nel negozio, non noto nulla di particolare, stesso approccio, stessa gentilezza, stessi ottimi prodotti (saranno originali?)

Ho fatto la mia scelta, sto per andare alla cassa a pagare e qui inizia la rivoluzione:

Una commessa si avvicina a me con in mano il suo Smartphone, alla mia età affiorano nella mete pensieri confusi, ma tutti belli

D: “le spiace se le chiedo come si chiama?”
R: “mi chiamo Fabio, Fabio Polvara” !?!

D: “abbia 30 secondi di pazienza”
Con lo smartphone inquadra l’etichetta che c’è sul foulard e recita una frase.

La frase è questa:

QR CODE CON FRASE

Se non l’avrete ascoltata significa che la mia battaglia sarà ancora lunga, fa niente, aggiungo qualche anno al mio calendario.

In 30 secondi questa commessa realizza queste quattro azioni:

  1. Certificazione di autenticità del prodotto
  2. Start Up di garanzia
  3. Certificazione di proprietà
  4. Dissuasione al furto
  5. Marketing allo stato puro

Da questo momento questo non è più un foulard, ma il mio foulard.

Replicare l’etichetta sarebbe assolutamente inutile a meno che sia stato venduto un foulard giallo, nello stesso giorno, nello stesso negozio, a qualcuno che si chiama Fabio.

Va da sè che al primo amico che incontro devo per forza fare vedere questa novità; e qui scatta l’effetto virale.

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